| Roberto Calabrese
si racconta in un intervista esclusiva
Napoletano di nascita, secondo di tre fratelli, una volta diplomatosi si trasferisce a Roma dove studia nella migliore accademia italiana: l' Accademia nazionale D’Arte drammatica “Silvio D’Amico”. La sua passione: fare l’attore. L’abbiamo visto sul piccolo schermo all’interno del cast di “Carabinieri7” in onda su canale 5, ed ora è impegnato sul set di un film con uno dei registi italiani più importanti Marco Risi.
Cosa significa per te Roberto fare l’attore?
“Fare l’attore è poter sentirsi veramente liberi di fare tutto,è questo quello che mi ha attirato quando ero bambino di questo mestiere: tutti mi dicevano “ questo non si può fare” oppure “è da maleducati comportarsi così”, e invece vedevo che in scena si poteva fare tutto, che l’attore in scena era libero di fare tutto, e la libertà mi ha sempre attirato. vedevo che in scena un attore poteva gridare, fare il pazzo, oppure piangere, arrabbiarsi, e nessuno gli diceva nulla, anzi, dicevano che era bravo, allora mi sono detto: “voglio fare quello che nella vita non si può fare” e l’unico modo era quello di salire sul palcoscenico . Infatti è dall’età di 9 anni che faccio teatro,ho iniziato a livello amatoriale e poi a 18 anni sono scappato di casa e sono partito da NAPOLI dopo diplomato per andare a Roma, lasciando un bigliettino a mia madre dicendole che sarei andato a Roma e che non sapevo quando sarei tornato. Ho fatto le selezioni in una delle migliori accademie d’Europa: l’Accademia Nazionale d’arte drammatica “Silvio d’Amico”, e su 1400 aspiranti, le selezioni prevedono che passino solo 20 e io ho avuto la possibilità di essere fra questi. Ho voluto nascondere tutto ai miei perché non volevo pesare economicamente sulla mia famiglia, che non se la cavava bene purtroppo,e per me avrebbero fatto di tutto pur di farmi esaudire il mio desiderio, qualsiasi sacrificio. Io invece ho voluto fare tutto con le mie forze scappando di casa e dicendo che dovevano stare tranquilli, e mi sono arrangiato lavoricchiando un pò da tutte le parti durante gli studi dell’accademia,e, fortunatamente, mi hanno aiutato molti amici che mi hanno ospitato per dormire per un pò di mesi. Dal secondo anno accademico sono entrato in una delle migliori agenzia di spettacoli che ci sia in Italia: l’agenzia di CRISTIANO CUCCHINI che mi ha proposto a molti casting e da quel momento in poi ho lavorato come attore anche fuori dall’accademia chiedendo permessi di lavoro al direttore per lavorare e non frequentare i corsi. Il mio primo lavoro è stato un film con la regia di Sergio Castellitto, poi ho fatto la squadra, e poi un pò di teatro a Roma, in questo modo sono riuscito a pagarmi una stanza per studenti. Al termine del secondo anno dell’accademia ho avuto la proposta di fare Carabinieri7 e ho chiesto un permesso al direttore dell’accademia per 8 mesi di lavoro,e non è stata affatto una cosa semplice da ottenere. Se avessi chiesto aiuto ai miei genitori non mi sarei mai messo così tanto d’impegno a trovare lavoro come attore. Mi sarei adagiato, invece, sono stato costretto per sopravvivere, a dare il massimo e fare di tutto per trovare lavoro.
Ti abbiamo visto sul set di carabinieri 7, qual è il tuo rapporto con l’arma?
Quando ho ricevuto la notizia di avere un ruolo nella fiction di CARABINIERI 7, la prima cosa che ho pensato è stata la grande responsabilità che avevo di rappresentare la divisa dei Carabinieri. Non è affatto una cosa semplice, perché noi della fiction rappresentiamo l’arma in tutta l’Italia. Il mio secondo pensiero è stato poi quello di interpretare al meglio il mio personaggio; il quale era molto differente da come sono io. Nella fiction ho interpretato un carabiniere semplice di nome FEDERICO GIRELLI, timido, mascotte della caserma, dolce,e ho lavorato moltissimo per calarmi nel personaggio appunto perché differente dalla mia personalità, ma proprio questa diversità mi ha reso il lavoro ancora più interessante. Il bello dell’attore è quello di potersi trasformare ogni volta. CECHOV diceva : “che fai a fare l’attore se non hai la possibilità di trasformarti!!!” Anche se si interpreta un personaggio molto simile a se stessi l’attore deve sempre cercare di lavorare sulla differenza che ha col personaggio e non sulle somiglianze, quelle vengono da sole.
Dal set di Carabinieri, ad un altro, infatti ora hai appena finito di girare un film puoi darci qualche anticipazione?
Si certo … dopo Carabinieri sono ritornato in accademia ho fatto 4 mesi di studi, ho dato tutti gli esami che avevo saltato e mi sono diplomato. Subito dopo il mio agente mi manda il provino del film di Marco Risi. Dovevo interpretare un camorrista napoletano chiamato O’ GEOMATRA. sai a Napoli ci si danno i soprannomi. Alla fine son riuscito a superare il provino. Il film parla del caso del giornalista Giancarlo Siani ucciso dalla camorra nell’85 a Napoli. Il titolo provvisorio è “FORT APASC”.In questa pellicola, ho avuto la fortuna di poter cambiare completamente personaggio. sono passato dal carabiniere dolce, tenero,e mascotte della caserma, a un camorrista spietato che uccide tutti senza rancore. Questo per un attore è una grande fortuna, potersi commisurare con personaggi completamente differenti, soprattutto in Italia dove tendono sempre a farti interpretare lo stesso personaggio.
Lavorare con Marco Risi come è stato?
Lavorare con MARCO RISI è stato un sogno incredibile. è un regista bravissimo, sa sempre quello che vuole da ogni scena, lascia molto tutto all’attore, e accetta le proposte dell’attore, su ogni scena. Con me è stato bravissimo. in due parole mi ha fatto capire completamente cosa voleva io facessi trasparire dal mio personaggio; inoltre aveva la capacità di mantenere sul set un clima di armonia, di serenità per lavorare bene, anche nei momenti più critici, e questo è molto importante per l’attore. soprattutto per chi come me che è alle prime esperienze e ha bisogno di più tempo per concentrarsi.
In autunno riprenderanno nei palinsesti televisivi i reality show, come li giudichi?
Mi dovevi proprio fare questa domanda? … bhe … io con i reality non ho un bellissimo rapporto. posso solo dirti che sono prodotti del tutto differenti dai prodotti dove io sono abituato a lavorare. quindi non giudico il lavoro degl’altri; ovviamente posso dire che non li seguo.
Mi pare che tu abbia parecchi progetti per il prossimo autunno vuoi darci qualche anticipazione?
Sai molte cose non si possono dire per scaramanzia … finchè non è tutto sicuro. Posso dirti che mi impegnerò come insegnante di recitazione in una importante accademia: l’accademia ETOILE D’ILIR diretta da ILIR SHAQIRI primo ballerino Mediaset, nonchè primo ballerino dell’opera di Tirana, e protagonista dance dell’opera Rugantino. Era una accademia di sola danza, ma da quest’anno Ilir ha deciso di aggiungere recitazione e canto, e per recitazione ha pensato a me, e ne sono veramente lusingato perché lui è un grande artista, un bravissimo ballerino, e per me lavorare e collaborare con lui è un grande onore. Per gli altri lavori per scaramanzia, ti dirò quando sarà tutto sicuro …
Se ti proponessero un contratto, con chi e per chi firmeresti?
Amo fare teatro prima di tutto, è il mio primo amore, quindi firmerei per un lavoro teatrale, e sarebbe il massimo poter lavorare con un grandissimo regista come MAURIZIO SCAPARRO, oppure con un artista come MASSIMO RANIERI che per me è l’arte in persona, una persona che in scena ci sale solo per farti emozionare, che sa recitare, cantare e ballare; è praticamente in grado di saper far tutto. diciamo che è il mio esempio d’arte. Ecco l’deale sarebbe firmare un contratto per un spettacolo con la regia di MAURIZIO SCAPARRO e protagonista MASSIMO RANIERI. sarebbe un sogno.
>> Cristian Pedrazzini
27/08/2008
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